Agorà
Ambiente, Lavoro, Istruzione - Intervista a Carmine Vaccaro*
di Redazione pagina 31
In queste settimane alcuni dei nostri interlocutori ci hanno domandato: perché scendete in Piazza? O sono sordi o non si rendono conto della situazione che stiamo vivendo. Noi siamo in piazza per chiedere il rinnovo di tutti i contratti, ad iniziare da quello della sanità privata che vogliamo unico ed esigibile su tutto il territorio nazionale. Chiediamo alle Regioni regole chiare sugli accreditamenti delle strutture private ad iniziare dalla loro esclusione in caso di mancato rispetto del CCNL che deve essere riconosciuto se firmato dalle OO.SS. maggiormente rappresentative; vogliamo regole chiare sulla rappresentatività in tutti i nostri comparti. Basta con contratti pirata! I lavoratori di questo settore sono senza rinnovo da oltre 12 anni, molte strutture in questi anni hanno aumentato i profitti ed hanno la faccia di prevedere un aumento nel CCNL di zero euro! Noi siamo in piazza per dire al Governo, alle Regioni e all’Aran BASTA con questo rimpallo di responsabilità sui CCNL della dirigenza. Vogliamo la chiusura dei CCNL 2016/2019 delle aree della dirigenza ad iniziare da quello del personale Medico. Siamo in piazza per rivendicare un piano straordinario per le assunzioni, basta con gli annunci a slogan!! Abbiamo sbloccato il turn over! in sanità abbiamo eliminato il vincolo della spesa del personale del 1,4% riferita all’anno 2004, vogliamo confrontarci nel merito dai nostri calcoli compresa quota 100, queste misure sono fortemente insufficienti dal 2012 ad oggi e prendo i dati meno allarmanti: abbiamo perso 3500 medici, 7000 infermieri in sanità pubblica 27000 operatori in meno; nelle AALL si sono persi 6000 operatori.
Con queste carenze i servizi non sono garantiti, nonostante tutti gli sforzi dei lavoratori, basta andare nei pronto soccorso, nelle degenze, chiedere una autorizzazione per l’edilizia, un certificato anagrafico, per non parlare delle carenze di strutture per anziani e di asili nido. Per renderci conto della situazione insostenibile, migliaia di colleghi non possono partecipare alla nostra manifestazione per garantire i minimi di personale, a loro e a tutti voi va il nostro GRAZIE, per quello che giornalmente fate al servizio delle persone, quando si renderanno conto che il personale è al minimo tutti i giorni per tutte le 24 ore! In questa situazione ci sono Regioni che non garantiscono i LEA, altre sono al limite, le liste d’attesa continuano ad allungarsi con un divario tra Nord e Sud inaccettabile: per una visita oculistica si va dai 35 giorni di attesa ai 123; per un ecotiroideo da 22 a 130; per una colonscopia da 30 a 200 giorni. Siamo in piazza per rivendicare la stabilizzazione del personale precario, dei ricercatori precari degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e degli zooprofilattici; per loro abbiamo firmato oltre 6 mesi fa un accordo dopo una lunga trattativa, siamo in fase di attuazione.
Siamo in piazza perché vogliamo dignità per tutti i lavoratori, nel terzo settore abbiamo migliorato le loro tutele anche nell’ ultimo CCNL della Cooperazione Sociale ma la loro situazione lavorativa continua ad essere una stabile precarietà che si presenta ad ogni cambio appalto attraverso la riduzione dell’orario di lavoro con costi del personale ai minimi tabellari il settore è nel mirino di multinazionali pirata che fanno offerte economiche vantaggiose, ma a vantaggio di chi? Del profitto, non certo dei cittadini e degli operatori, con regole che spesso valicano i confini della nazione che dovremo contrastare attraverso la collaborazione con le OO.SS. degli altri Paesi. Vogliamo, infine, che le Commissioni Paritetiche previste nei nostri contratti siano messe nelle condizioni di lavorare. Per noi il riconoscimento delle professioni della evoluzione che è in atto nell’organizzazione del lavoro rappresentano buona parte della piattaforma del rinnovo contrattuale 2019/2021, a questo proposito il Governo ha stanziato un cifra media di 15 euro possiamo dire che cambiano i musicisti ma la musica è sempre la stessa eppure i partiti che compongono il Governo del cambiamento avevano criticato il rinnovo 2016/2018 in particolare sulla parte economica accusandoci di essere la stampella dell’allora Governo.
Noi non siamo e non saremo mai la stampella di alcun partito! Abbiamo un solo interesse: la tutela dei lavoratori che rappresentiamo. Rivendichiamo con orgoglio il nostro ruolo di partecipazione, confronto e soprattutto contrattuale; abbiamo proposte articolate nella piattaforma confederale arricchite per le specificità da quella delle federazioni del Pubblico Impiego che avete avuto modo di conoscere ed apprezzare nei mesi scorsi, grazie al lavoro svolto dalle strutture regionali e territoriali. Senza confronto nessuna riforma duratura è possibile perché sbagliata, soprattutto se è contro i lavoratori. Noi siamo disponibili al dialogo come sempre con le nostre idee e proposte; a chi pensa di fare a meno del sindacato confederale rispondiamo con una frase del nostro Segretario Generale Carmelo Barbagallo, “cambiate obbiettivo prendersela con noi porta sfiga”, noi non arretreremo di un passo nelle nostre rivendicazioni e alla fine vinceremo perché la forza delle idee della ragione vince sempre rispetto alla forza dell’arroganza e dell’inettitudine. Non c’è libertà senza giustizia sociale e non c’è futuro senza servizi pubblici per questo diciamo con forza che il futuro è servizi pubblici!
*Segretario Generale Uil-Fpl