GET UP in continua crescita: l’EMSC (standard minimo di competenze europee sull’uguaglianza di genere) nel primo corso di formazione
GENNAIO 2018
Sindacale
GET UP in continua crescita: l’EMSC (standard minimo di competenze europee sull’uguaglianza di genere) nel primo corso di formazione
di   Servizio politiche attive e passive del lavoro

 

 

La discriminazione di genere, la mancata valorizzazione delle differenze, l’incapacità di favorire pratiche di conciliazione e condivisione dei lavori di cura, non è più solo una questione etica e culturale ma un fattore di qualità professionale.
 
Chi opera nelle fasi di transizione e non sa percepire le sottigliezze affini al contesto, non può considerarsi un professionista qualificato se non possiede specifiche competenze in tema di uguaglianza di genere nei luoghi di lavoro. Partendo soprattutto dalla scuola, la disuguaglianza nasce come una componente critica nella vita dei giovani, proprio in uno dei principali contesti in cui si svolge la socializzazione di genere e, i comportamenti verso di sé e verso gli altri vengono modellati e rinforzati.
 
I giovani cominciano a formare i propri valori e le proprie aspettative nei confronti delle relazioni sociali, durante il periodo dell’adolescenza; periodo durante il quale, gettare basi solide e cercare di ricostruire un contesto più informato e sensibilizzato rappresenta un passo molto importante. Il progetto GET UP (Gender Equality Training to overcome Unfair discrimination Practices in education and labour market), nasce per la promozione di buone pratiche sui ruoli di genere e per il superamento degli stereotipi di genere nell’istruzione, nella formazione e nei luoghi di lavoro. Le 8 organizzazioni del progetto (la cui capofila UIL- Unione Italiana del Lavoro, LETU – Lithuanian Education Trade Union, ALDA – European Association for Local Democracy, DIESIS - European research and development service for the social economy, FORMA.Azione srl, WETCO - Bulgarian Workers Education and Training College, MUT - Malta Union of Teachers, tra cui un ruolo viene assegnato ad AIDP, per la rappresentanza di un ambito aziendale) sono impegnate a realizzare l’obiettivo principale del progetto: contrastare gli stereotipi di genere legati alle scelte scolastiche e professionali e promuovere le pari opportunità di genere nel settore dell’istruzione, della formazione, dell’orientamento professionale e nei luoghi di lavoro.
 
Si parla molto di questo tema, ma si fa poco soprattutto in considerazione del fatto che le discriminazioni verso le donne nascono principalmente durante le fasi di transizione scuola-lavoro nel momento in cui, di fronte alle scelte scolastiche e formative, così come all’accesso al mercato del lavoro e alla carriera in azienda, si trovano di fronte a situazioni non adeguatamente paritarie e discriminatorie rispetto al genere.
 
Nasce da qui la voglia di lavorare sulla definizione e messa a punto di uno standard minimo di competenze per i professionisti nelle fasi di transizione quali: orientatori, operatori dei centri per l’Impiego, insegnanti, formatori, HR Manager e sindacalisti che operano principalmente nella contrattazione, perché è proprio la mancanza di professionalità a richiedere un vero intervento. In seguito ad una prima fase di studio e di analisi, i partner del progetto hanno elaborato una prima versione dello Standard minimo europeo di competenze in materia di parità di genere (EMSC), condivisa in un incontro a Sofia, presso la sede di WETCO, con esperti di genere provenienti da diversi Paesi dell’UE e con l’EIGE (Istituto europeo per l’uguaglianza di genere).
 
Lo standard minimo europeo di competenze è un insieme di conoscenze, competenze e comportamenti da sperimentare a partire dalle fasi di transizione nell’istruzione, nella formazione e nei luoghi di lavoro, per combattere gli stereotipi e la discriminazione di genere; valorizzare le diversità, in particolare di genere e favorire l’adozione di misure di conciliazione tra vita personale e vita lavorativa.
 
L’EMSC nasce come uno strumento per aggiornarne e ammodernarne i percorsi di formazione iniziale e di sviluppo professionale ed è rivolto agli insegnanti, ai professionisti dei servizi di collocamento, ai formatori e ai responsabili delle risorse umane, al fine di conseguire al meglio i propri compiti quotidiani e far emergere il tema in maniera più che puntuale, sviluppando e offrendo un’adeguata conoscenza sul tema.
 
I successivi passi saranno quelli di evidenziare le competenze apprese, tramite la rilevazione in maniera sistematica dei comportamenti e delle pratiche esercitate e riscontrate.
 
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